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Aree di Intervento

Nel corso della vita possono essere molteplici le situazioni, le difficoltà o i sintomi in grado di motivare un percorso di psicoterapia individuale.

La necessità di rivolgersi a un professionista talvolta è motivata da un problema che limita la persona nella sua quotidianità, nelle sue possibilità di scelta, nelle relazioni interpersonali, altre volte è legata allo sviluppo e alla crescita personale, altre ancora a eventi imprevisti.

Le difficoltà che più spesso incontro nel mio lavoro sono:

  • Sessualità
  • Ansia
  • Attacchi di panico
  • Depressione
  • Dipendenza affettiva
  • Autostima
  • Disturbi alimentari
  • Difficoltà relazionali (familiari, lavorative, amicali, etc.)
  • Gestione delle emozioni (rabbia incontrollata, senso di colpa…)
  • Difficoltà legate a specifiche fasi del ciclo di vita (lutto, gravidanza, separazione, malattie, trasferimento…)

Il momento di crisi è spesso visto come una fermata dalla quale diventa difficile, se non impossibile, ripartire. Credo invece che le difficoltà siano piuttosto un campanello di allarme, un terreno fertile dove, con i giusti strumenti, sia possibile coltivare un cambiamento, una crescita, una nuova partenza.

La psicoterapia rappresenta proprio questo strumento, un aiuto positivo in grado di sostenere la persona nel momento di disagio fino alla sua attenuazione e/o scomparsa, permettendole così di continuare il suo cammino con nuove risorse o intraprenderne di nuovi.

Ogni persona ha già in sé le risorse e gli strumenti necessari che spesso devono essere riconosciuti e valorizzati per poter essere usati nel modo migliore. La presenza di uno spazio privo di giudizio, in una relazione accogliente ed empatica con il professionista, crea le condizioni necessarie a promuovere questo cambiamento.

L’obiettivo del percorso sarà quello di una nuova e maggiore consapevolezza di sé stessi e degli altri che permetta all’individuo di migliorare il contatto con le proprie emozioni e la loro gestione, facilitando una nuova lettura degli eventi e dei propri meccanismi. In questo modo sarà possibile muoversi verso lo scioglimento della sofferenza migliorando l’autostima e il senso di autoefficacia.

Spesso si pensa alla crisi di coppia come a un punto di arrivo, la fine del percorso condiviso.

Ricordati che nella coppia esistono due sistemi.

In che senso?

Tu e il tu* partener avete ognuno il vostro bagaglio di esperienze, valori, bisogni, desideri. Nella coppia dunque si incontrano differenze di vario tipo. È qualcosa che cambia nel tempo, muta, si sviluppa.

Potrebbe essere che questi cambiamenti riguardino più te che il/la tu* partner o viceversa, o entrambi, ma molto probabilmente in direzioni diverse, fino a che non ti accorgi che state parlando due lingue differenti.

Iniziano così ad emergere tutta una serie di vissuti ed emozioni che possono innescare il conflitto o l’allontanamento.

Nasce la crisi che spaventa, fa male, provoca dolore, rabbia, senso di colpa.

La crisi però, se gestita, può rappresentare un’importante opportunità di crescita e tratteggiare un nuovo punto di partenza, sia per te stess* che per voi come coppia.

La stanza della terapia rappresenta quindi il luogo protetto in cui potete giungere ad un nuovo equilibrio più funzionale, in cui potete crescere insieme dopo una crisi e iniziare un nuovo capitolo.

Cosa più importante però, è che un percorso può rappresentare quello spazio in cui prendete consapevolezza di ciò di cui avete bisogno, individualmente e come coppia, che può quindi portare anche alla scelta di una separazione in quei casi in cui la riconciliazione non sia più possibile o desiderata.

  • Conflittualità
  • Tradimenti
  • Difficoltà di comunicazione
  • Incomprensioni
  • Dipendenza affettiva
  • Cambiamenti (nascita di un figlio, difficoltà ad avere figli, malattia, lutto, perdita del lavoro, uscita di casa dei figli…)
  • Perdita del desiderio
  • Separazione
Il particolare tipo di terapia che spesso utilizzo con le coppie si chiama Emotionally Focused Therapy (EFT – Terapia focalizzata sulle emozioni).
La Terapia di coppia Focalizzata sulle emozioni (EFT) si basa sull’osservazione che le nostre relazioni più importanti possono scatenare forti sentimenti, sia di dolore che di felicità. Sarà possibile riconoscere i momenti in cui vi ferite all’interno della vostra danza relazionale e imparare così ad esprimere e gestire queste emozioni in modo sicuro e positivo.
L’EFT ti mostrerà come avvicinarti ed esprimere i tuoi sentimenti e bisogni più delicati e vulnerabili al tuo partner in un modo che aiuti il tuo partner a rispondere e ad aprirsi a te. Questo vi aiuterà a costruire un legame sicuro e duraturo all’interno della tua relazione, creando vicinanza, fiducia e connessione.
EFT Italiawww.eftitaliacommunity.com

La Sessuologia rappresenta uno spazio in cui l’individuo o la coppia possono parlare e affrontare la problematica sessuale al fine di trovare e assumere scelte consapevoli. Le difficoltà che la persona o la coppia più facilmente possono incontrare sono:

  • Eiaculazione Precoce
  • Eiaculazione Ritardata
  • Disfunzione Erettile
  • Disturbo Maschile da Desiderio Sessuale Ipoattivo
  • Disturbo dell’Orgasmo Femminile
  • Disturbo dell’Interesse e dell’Eccitazione Sessuale Femminile
  • Disturbo da Dolore genito-pelvico e da Penetrazione

Cos’è la terapia EMDR?
EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
In italiano E.M.D.R. significa Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
La Desensibilizzazione si riferisce all’ attenuazione dell’intensità dell’emozione legata al ricordo traumatico, mentre la rielaborazione riguarda i ricordi non adeguatamente integrati. Attraverso il lavoro sul ricordo dell’esperienza traumatica, utilizzando i movimenti oculari, i due emisferi cerebrali prendono parte alla proceduta di elaborazione.
Inizia così il normale processo di autoguarigione.
I ricordi non vengono cancellati ma vengono neutralizzati i pensieri intrusivi e le emozioni ad esso legate perdono forza, concedendo alla persona di cambiare la prospettiva, le valutazioni su di sé ed introducendo, così, cambiamenti comportamentali più adattivi.

Nel corso del mio lavoro e della mia formazione mi sono avvicinata sempre di più alla psicologia perinatale, ovvero, quella parte della psicologia che si focalizza sul periodo che inizia con il desiderio di avere un figlio fino ai primi anni di vita del bambino.

Si occupa della relazione tra il neonato e la famiglia, dell’accompagnamento alla costruzione emotiva e psicologica della genitorialità, del passaggio da coppia a (anche) coppia genitoriale, della genitorialità negata:

  • accompagnamento al parto
  • costruzione della genitorialità
  • accompagnare la donna e la coppia in un percorso di PMA
  • depressione perinatale
  • lutto prenatale e perinatale
  • prematurità
  • sessualità in gravidanza e nel post-parto

L’Analisi Bioenergetica messa a punto da Alexander Lowen a partire dagli anni Settanta, affonda le sue radici nell’opera di Wilhelm Reich, il quale scoprì che le resistenze dei pazienti altro non erano che atteggiamenti difensivi sia psichici, sia strutturati nel corpo, sotto forma di tensioni muscolari croniche. Secondo Reich, ogni persona a partire dalla nascita, in risposta a precisi eventi traumatici o situazioni carenziali protratte, organizza una struttura difensiva psicosomatica che prende il nome di “armatura caratteriale”. Dunque, ogni stress a cui la persona è sottoposta, durante la sua vita, produce uno stato di tensione nel corpo. Le tensioni che si cronicizzano persistono come atteggiamento corporeo anche dopo la scomparsa dello stress che le aveva generate.

    La corazza esprime il modo di funzionare della persona, a livello muscolare, energetico e caratteriale. Tale armatura, da un lato serve alla persona per fronteggiare le esperienze frustranti e dolorose della vita e dall’altro la ingabbia in forme di rigidità che dettano il suo modo di vivere ed approcciarsi alla vita.

Queste modalità difensive agiscono anche sul respiro: gli stati emotivi influiscono direttamente sulla respirazione, così che, limitare il proprio respiro diviene una forma di difesa che le persone mettono in atto allo scopo di reprimere sentimenti che fanno soffrire.

I conflitti emotivi formatisi nell’arco della crescita creano come effetto collaterale tensioni muscolari croniche che alterano in modo permanente la respirazione.

La Bioenergetica permette proprio di aumentare la profondità del respiro e sciogliere le tensioni muscolari mediante particolari esercizi.

Utilizzare questo strumento nel setting terapeutico permette di riconoscere e ammorbidire le costrizioni, consentendo alla persona di contattare le proprie tensioni muscolari, riconoscerle, dargli un nome e legarle alle emozioni che le attivano, integrandole con altri vissuti, così che la persona riacquisti piena vitalità, benessere emotivo e una piena integrazione mente-corpo.

Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento che nasce e si sviluppa in Europa.

Come il nome stesso indica, consiste in un allenamento (Training) che si genera da sé (Autogeno) e che quindi ognuno può apprendere e utilizzare autonomamente.

Il T.A. è un metodo caratterizzato da un protocollo specifico e graduale, che consente di produrre delle reali modificazioni fisiologiche e psicologiche andando ad agire sul sistema neurovegetativo e sulla consapevolezza del proprio corpo e di conseguenza della propria personalità.

Lo stato di rilassamento raggiunto con il Training Autogeno è assimilabile a quello della fase che precede il sonno, consentendo di isolare la mente da fattori di disturbo esterni come idee, pensieri entranti o preoccupazioni, che non ci permettono di sfruttare al meglio le nostre risorse interiori.

Per questo motivo, il T.A., ha possibilità di applicazione, utilità ed efficacia in moltissimi campi:

-(Ri)trovare uno stato di calma

-Recuperare le energie

-Consapevolezza psico-corporea

-Miglioramento delle prestazioni nello sport, nel lavoro, nello studio

- Eliminazione o attenuazione dei disturbi (sintomatologia di origine psicosomatica, sintomatologia dolorosa, dipendenze, disturbi del sonno, disturbi d’ansia, preparazione al parto e ausilio per la riabilitazione psicofisica nel post-partum)

-Attenuazione delle contratture dell’ ”armatura caratteriale” (vedi Bioenergetica).

 

La Fantasia Guidata è un’altra tecnica legata alla dimensione della distensione.

In una condizione di rilassamento che facilita la produzione immaginativa, la persona viene invitata a seguire la voce del conduttore, il quale propone una sorta di “viaggio immaginativo” che di volta in volta si incentra su immagini simboliche particolari.

Questa tecnica utilizzata in terapia, favorisce l’emergere di un vissuto emotivo prendendo contatto con il proprio respiro e il proprio corpo.

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